domenica 12 agosto 2012

La mosca e il ragno


ZZZ..ZZZ …ZZZ. La mosca sbatte contro il vetro. Incessantemente, sbatte, si stordisce, sbatte ancora. E ancora. Al di là del vetro, il sole, l’aria fresca. Stupido vetro! Ad ogni carica assapora l’odore dell’erba e la libertà dell’aria, poi frange ancora contro la lastra trasparente.
In alto, nell’angolo, il ragno paziente tesse la sua ragnatela , lentamente. La mosca, tentando di superare l’ostacolo trasparente cade inesorabilmente in trappola. Si dimena, scuote le ali con forza. La mosca è testarda e non smette di dimenarsi. Il ragno, immobile, si gusta lo spettacolo e attende. Si avvicina ridente ad essa, lascia che si stanchi, che si sfinisca. Poi la ricopre con la ragnatela, e se la divora.

Guardando questo spettacolo mi venne un paragone, una metafora azzeccata in mente, poi mi resi conto che avevo fame, e non ci pensai più.

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