venerdì 29 marzo 2013

All the lonely people



I personaggi di questi scatti sono personaggi anonimi, soitari. Mi piace poter pensare che essi siano chiunque e paradossalmente dovunque. Camminano assorti in una serie imprecisata e indefinita di pensieri e preoccupazioni. Hanno un’andatura talvolta lenta e posata, altre volte frenetica e sincopata. Mi piace pensare a loro come dei burattini con fili invisibili, che camminano senza una meta precisa, senza uno scopo definito, ma soprattutto senza un motivo particolare.  “Oh, look at all the lonely people! Where do they all come from, where do they all belong?”  








martedì 19 marzo 2013

Mimesis


Ideato e realizzato da Matteo Mascarin
Musica di Fabio Ambrosino

Gli esseri umani sono capaci di simulare ciò che non sono, e dissimulare ciò che sono. Gli oggetti no. Essi; manufatti, fabbricati, utensili, mostrano ciò che sono. Molte volte proprio il loro essere inanimati gli conferisce una sincerità assoluta. Non possono fingere ciò che non sono. Non possono non mostrarsi autentici. Attorno a me, per quanto si possa dire il contrario con  forza, è questo che vedo. Vedo la desolazione. La disperazione urlata da chi non può farlo. Vedo gli intonaci cadere, gli infissi decadere. Vedo le mura percorse da brividi di paura. Sento l'angoscia al contatto con esse. 
"Aprite gli occhi", forse è questo che voglio dire, trasmettere. "Aprite gli occhi" è quello che vorrebbero dire gli oggetti. "Non potete abbandonarci, non potete fare finta di non guardarci, di non soffrire assieme a noi. Non esiste progresso, non esiste crescita infinita, non esiste nessuna nemesi storica. Niente è stato creato per uno scopo ultimo, per una causa superiore. Guardateci."
Amo la verità, dite pure che sono pessimista, decadentista, cinico. Ma questi oggetti, questi luoghi, forse che non dicono la verità?