lunedì 20 agosto 2012

Invisibili


Noi siamo gli invisibili,
invisibili come le nuvole, di una consistenza solo apparente.
Portiamo in petto parole troppo pesanti per essere pronunciate,
affittiamo personalità opache del passato,
allestendo ai posteri uno scenario penoso.

Siamo gli invisibili e,
fotogramma dopo fotogramma
vediamo la nostra vita scorrere come un film senza trama,
la contempliamo, assorti, come fosse un panorama.

domenica 12 agosto 2012

La mosca e il ragno


ZZZ..ZZZ …ZZZ. La mosca sbatte contro il vetro. Incessantemente, sbatte, si stordisce, sbatte ancora. E ancora. Al di là del vetro, il sole, l’aria fresca. Stupido vetro! Ad ogni carica assapora l’odore dell’erba e la libertà dell’aria, poi frange ancora contro la lastra trasparente.
In alto, nell’angolo, il ragno paziente tesse la sua ragnatela , lentamente. La mosca, tentando di superare l’ostacolo trasparente cade inesorabilmente in trappola. Si dimena, scuote le ali con forza. La mosca è testarda e non smette di dimenarsi. Il ragno, immobile, si gusta lo spettacolo e attende. Si avvicina ridente ad essa, lascia che si stanchi, che si sfinisca. Poi la ricopre con la ragnatela, e se la divora.

Guardando questo spettacolo mi venne un paragone, una metafora azzeccata in mente, poi mi resi conto che avevo fame, e non ci pensai più.

πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός


trad. "Tutto scorre come un fiume"
11 Agosto 2012, Trieste.

venerdì 10 agosto 2012

Il segreto dei suoi occhi



Di Juan José Campanella, il film è uscito nel 2010 e ha vinto il premio Oscar nello stesso anno come miglior film straniero. La pellicola è parecchio lunga (129min.) e per questo motivo a tratti può risultare noiosa o poco dinamica; la trama è avvincente e nasconde il classico colpo di scena come ogni buon poliziesco richiede. Senza dubbio il punto forte di questo film è come la narrazione viene sviluppata dalla telecamera. Quasi ogni inquadratura è estremamente originale e di altissimo livello, restituendoci il preciso stato d'animo dei personaggi ripresi, sul quale volta per volta il regista ha voluto mettere l'accento. Bellissime e divertenti tutte le scene ambientate nel bar in cui l'amico del protagonista si rifugia a bere, offrendoci un buon spaccato dell'Argentina fine anni '70. La scena di gran lunga più bella è quella che qui propongo, con la finale veduta aerea del campo di calcio e la telecamera che si letteralmente getta sugli spalti per trovare i due protagonisti sommersi dalla folla esultante. Capolavoro!

Convivio



28 Luglio 2012, Dobbia.

giovedì 9 agosto 2012

Un altro mare





"Qual è il tuo libro preferito?". La fatidica domanda prima o poi arriva. Ogni qual volta mi capita di essere interrogato in questo modo la mia mente pare un deserto arido: vuota, quasi come se non avessi mai letto un libro. Il mio libro preferito? Ma... ehm... ecco io...
Chiaramente io ritengo non si possa avere un libro preferito in particolare, né un film o un piatto. Ci sono però alcuni titoli che salvano la vita. Che nel deserto della mente appaiono quasi come un'oasi salvifica. Uno di questi è certamente "Un altro mare" di Claudio Magris, un libriccino di poche pagine che racchiude in sé decine di citazioni colte e altrettante espressioni popolari. Che alterna un linguaggio finemente poetico ad uno più dimesso, informale. Nel libro è sì narrata una storia, ma in essa gli episodi storici o fisici non sono il fulcro dell'azione, è infatti sempre sotteso qualcosa di diverso, quasi magico. Il protagonista della storia non è un eroe né un inetto. E' esattamente chi fu, con i suoi difetti e pregi.
"Un altro mare" ti lascia qualcosa che necessita un accurato lavoro di scavo per poter essere compresa fino in fondo, scavo dentro te stesso e dentro il mondo. Io, a 21 anni non posso certo dire di aver trovato quel qualcosa. Intanto scavo, magari un giorno ci incontreremo alla fine del tunnel.

lunedì 6 agosto 2012

La fantomatica età adulta

Ogni volta che ci sono i miei genitori sono costretto a fumare una sigaretta per dimostrare a tutti di essere adulto. Loro ormai me lo lasciano fare. Chissà se una ventina di imbecilli insieme fanno una persona seria? Di sicuro quello stronzetto non avrà vita facile. Che se ne vada non ci cambia nulla. Io mi sono dato una ripigliata, non fumo più il bong. Solo le cannette che facciamo quattro chiacchere conosciamo gente nuova e ce ne stiamo tutti insieme in silenzio. Hai una cartina? Ciao scusa hai un accendino? Dovresti essere più aperto. Parlare con la gente. Ciao hai da accendere? Ti offro una birra se parli un po' con me. Te la offro anche se stai zitta. Che due coglioni vieni sempre a fare la morale. Perchè non te ne stai a casa? Vent'anni si hanno una volta sola nella vita. Se non le fai adesso certe cose quando le fai?  Tu blateri. Ci hai rotto le palle, davvero. Viene a chiedermi se voglio essere suo amico sto frocio. Ma guarda te. La slovenia fuma erba per tradizione. Da qualche parte a Nova Gorica ci sono le statue con sotto la foglia di ganja. In bisiacaria si beve per tradizione. Da qualche parte una frasca la trovi per fortuna. I miei genitori sono divorziati. Bon meglio così faccio quello che voglio. Che cazzo di domande sono? Alla fine ho deciso di concentrarmi solo su un esame per questa sessione. Ne faccio uno ma lo faccio bene.  A Bologna c'è un posto dove c'è un affresco con disegnata un casino di erba. Oh c'è questo mio amico che sta malissimo si fuma un ventino al giorno da solo. Domani andiamo da lui pomeriggio. Però possiamo andare solo in tre. Forse tre e mezzo combini a segarti un braccio e una gamba? Sennò facciamo così: passa alle 16 e 48, così puoi stare fino alle 5 che torna sua madre che palle. Io mi sono dato una ripigliata perchè, davvero, avevo esagerato. Sì sì adesso solo fumo. L'erba mi fa venire la tachicardia. Ho problemi di concentrazione, devo fumare sennò non riesco a studiare. Le immondizie buttale pure per terra. Passerà qualcuno a pulire. Mi prendo un po' di MD ma andiamo a nasconderci che sennò ci guardano male. Sti stronzi perbenisti poi vogliono anche essere chiamati amici. I miei genitori non sono divorziati infatti guarda che palle. Non vedo l'ora di andare a vivere da solo così fumo in camera. Fumo in camera quando mi pare e piace. Fatti gli affari tuoi. Bon se lui vuole andare lì che vada, ognuno è libero di fare quello che vuole.  No no hai capito male non siamo un gruppo siamo un assemblamento di individui unici che si sopportano. No scherzo dai. Quando ti saluto ti stringo la mano. Secondo me dovremmo essere un po' più blandi. Secondo me esageri, da qualsiasi cazzata tiri fuori una questione di principio. Non so secondo me dovremmo sempre pensare a cosa dovremmo essere e mai essere qualcosa che dici? A me sembra molto più semplice. Non gioco più con l'xbox. Mia sorella che non mi rompa le palle quella lì. Vuoi ballare? Vuoi saltellare per qualche minuto finchè non provo a infilarti la mano nelle mutande? Resta di spalle che hai un bel culo. Quello stronzo ha messo un esercizio che non avevamo mai fatto in classe. Ogni volta che ci sono i miei genitori devo sparire per non far vedere a nessuno quanto mi somiglino.


1 Agosto 2012, Istanbul

Non rinunciare mai (di Nick Traina)

Proprio quando credo di non poterne più
troppe volte deluso
uno del mio gruppo mi butta le braccia al collo
e dice che se non mi arrendo ce la farò.
A volte nella vita me la sono cavata così bene,
sono stato al culmine del successo.
Sono stato anche un mucchio di rovine
demoralizzato e piantato in asso.
Ma è così che vanno le cose,
Non ti puoi mai aspettare di più,
Per metà tempo vinci,
E per il resto sei a terra.
Questo mondo è pieno di bellezza,
come lo è di odio, ma è così che va,
Certe cose non cambieranno mai.
Concentrati sul positivo, e adopera il cervello.
Non rinunciare mai, e tutto andrà per il meglio.
Ad alcuni piacciono le droghe,
e ad altri piace combattere.
Da qualche parte il negativo ha ispirato ogni notte.
Bisogna dare esempi per 
i deboli di mente.
Non smettere di diffondere il sapere
sino alla fine del tempo.
Sono così tante le persone odiose
e così tante sono alienate.
Può farti pagare uno scotto,
la vita, quando viene risistemata.
E' un fatto dimostrato che
ottieni quello che dai,
e puoi decidere 
come vivere la tua vita.





Nicholas John Steel Traina, figlio della romanziera americana Danielle Steel e leader dei gruppi punk Link 80 e Knowledge, muore suicida il 20 settembre 1997 all'età di diciannove anni dopo avere combattutto tutta la vita con una sindrome maniaco-depressiva.

Questa è la sua voce:
http://www.youtube.com/watch?v=2as412Z1er0



domenica 5 agosto 2012