Gran subbuglio in Parnaso,
le Muse oggi non lavorano e se ne
stanno ad oziare
sotto alberi fronzuti e rigogliosi.
Maledizione per il poeta che impugna
la penna e scuote il capo.
Le puttane oggi non battono,
niente canzoni, poesie, drammi,
balletti
oggi tutti a vagare con occhi vuoti
imprecando.
“Cantami oh Musa, ispirami oh Musa, oh
Musa dove sei?”
Ma le Muse oggi non si prestano facilmente,
screzi sindacali si mormora, cassa
integrazione per alcune si vocifera.
E ora? Per quanto tempo staremo senza? E ce la faremo?
C’era un tempo in cui fare l’amore con
loro era cosa da poco
Come un gioco.
Poi è arrivata la chirurgia estetica e
la cosmetica
Poi sono arrivati i consumatori medi,
i supermercati e le aperture domenicali.
Calliope si sveglia al mattino con la
sigaretta spenta
Sul comodino. Barretta dietetica e
pillola abortiva.
È lei la diva
Costa molto ma garantisce
soddisfazione completa e tempestiva
Con lei è sempre una cosa spinta e
sporca
Si veste e si sveste di marca. Roba
seria.
Da domani tutti a lavorare a sputare
sangue
Da domani niente più stronzate
le Muse
sono vecchie e sporche
Hanno voglia di oziare
Hanno voglia di
dormire fino a tardi
Ubriacarsi la sera e guardare tanta
tivvù.
Sit in alle pendici del Parnaso
ci sono molti ficcanaso
ma i più sono li perché realmente
stupiti attoniti delusi.
Al Ministero si parla già di
provvedimenti disciplinari e di sospensioni cautelari
Ma le Muse? Ove sono le Muse?
Lo show deve continuare non ci
si può fermare.
Notizia dell’ultima ora: la pensione è
anticipata
E la cultura è costipata. Saremo tutti
costretti a vivere nel grigio eterno
Con il ricordo dell’amore che facevamo
Dei vestiti ornati e dei visi puliti
Delle pelli lisce e bianche e delle
guance pallide
Che si arrossiscono dolcemente col
pensiero delicato
Di un bacio rubato.
Nessun commento:
Posta un commento