Lo Spettatore Triestino, è un blog non letterario, non filosofico, non storico, non scientifico, non artistico. Lo scopo che si prefigge è quello di dilettare i pochi che leggeranno, senza la pretesa di essere utile o interessante, credendo fermamente come disse qualcuno, che il dilettevole sia più utile che l'utile.
venerdì 25 maggio 2012
Commiato
Locvizza il 16 Ottobre 1916
Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l’umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento
Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso
Giuseppe Ungaretti.
Presentando questa lirica vorrei tralasciare ogni commento estetico, biografico e storico-letterario (poiché non possiedo gli strumenti adatti, né l'interesse a farlo in questa sede), passando direttamente a ciò che più, a mio parere, può essere interessante notare. Innanzi tutto "poesia/ è il mondo l'umanità/ la propria vita/ fioriti dalla parola". Non c'è qui niente di settoriale o complicato, appartenente ad una elitaria casta di intellettuali: poesia è il mondo intero, la natura con le creature che la abitano, le piante, gli insetti, gli animali. L'acqua che scorre libera. Poesia è l'umanità intera e la vita di ogni individuo che la compone. Il tutto fiorito magicamente e prodigiosamente dalla parola, creatrice ed evocatrice, sommo attimo di estrema lucidità davanti allo spettacolo del mondo. Trovare il supporto salvifico della parola è e sempre sarà, per il poeta, un gesto faticoso e incessante. Un eterno scavare dentro sé stesso per tuffarsi in un profondo abisso dal quale attingere l'immortalità della parola.
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